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BackAndForth

Press Review








HeavyMetalWebZine

Sulla copertina di questo “Back And Forth” si legge Wyv85, sigla che agli appassionati con qualche primavera in più sul groppone non faticheranno ad associare ai Wyvern, band di Parma che ha contribuito a scrivere un pezzetto di storia dell’heavy metal italiano!

I Wyv85 sono proprio loro, ovvero i quattro musicisti che diedero vita al gruppo a metà anni ottanta – i sempre presenti Fabio Bonaccorsi e Fausto Tinello ed i rientrati Giovanni Cripotos e Giorgio Cremonesini – tornati a fare musica insieme nel 2020 e pronti a farci ascoltare il nuovo EP “Back And Forth”, interamente lavorato presso i Tartini5 con il bassista Fausto nelle vesti di produttore, contentente due brani inediti e quattro nuove versioni di vecchi cavalli di battaglia dei Wyvern, risalenti al primo demo “Wyvern1987”.

Devo dire che mi sono avvicinato a “Back And Forth” con un misto di curiosità e timore, quest’ultimo generato dalla parola “moderno” all’interno della scheda che accompagna il materiale sonoro: mi son preoccupato per nulla, poichè già dal secondo ascolto mi è stato chiaro che gli elementi di “modernità” all’interno di questo lavoro sono riconducibili prevalentemente al lavoro in studio, con suoni definiti e brillanti ma che evidenziano il cuore old school che permea i brani, oltre a qualche soluzione (un accenno di synth, i suoni della chitarra un poco più compressi, qualche ritmica particolare e poco “classica”) che vuole andare ad aggiungere un pizzico di varietà in più durante l’ascolto.

Nel complesso, le composizioni sono legate a doppio filo all’heavy metal anni 80, richiamano l’energia della NWOBHM e pure di un certo hard rock, come ben dimostra l’ottimo e scoppiettante inedito “Save Humanity”, trascinante brano d’apertura spezzato da un passaggio ritmico piuttosto spiazzante poco oltre la metà. Più massiccio e roccioso il secondo inedito “Walking In The Night”, più metal se vogliamo e, se sul pezzo precendente la voce di Fabio rende al massimo (mi ricorda certi cantanti inglesi di band come Avenger, Fist..), in alcuni passaggi di “Walking..” mi sembra un po’ tirata.

Il prosieguo della scaletta ci offre le nuove versioni di quattro dei pezzi più rappresentativi per il gruppo parmense: di solito sostengo che sia meglio non rimettere le mani su qualcosa che già funziona a dovere, ma in questo caso devo ammettere che le composizioni – riviste, corrette ed in parte riscritte – hanno conservato la loro identità primigenia, pur rinfrescate nel sound globale e con qualche piccola variazione, oltre ad essere allineate alle sonorità dell’opener “Save Humanity”.. in questo senso gustatevi “Bounty Killer”, micidiale e travolgente oggi come allora!

Dunque, i Wyv85 sono riusciti nell’intento di portare il loro passato musicale ai giorni nostri, sanno in quale epoca vivono ma non dimenticano le loro radici: le hanno ben presenti e lo ribadiscono con orgoglio in questo bell’EP, che spero sia solo uno stuzzicante antipasto in vista di una più consistente pubblicazione! Acquistate “Back And Forth” e supportate i Wyv85 !

Luca Avalon










 

BackInRock
Tornano con un nome leggermente modificato, ma come spirito sono sempre loro i Wyvern che conosciamo da oltre trenta anni. La band italiana che da Parma, trascinata dal folletto bassista Fausto Tinello, autentico pilastro del metal italiano e dal cantante Fabio Bonaccorsi, ha lasciato segnali di energia e passione ovunque fosse possibile nella nostra penisola.
Questo mini album di sei pezzi, registrato con una formazione stabile, che si completa con Giovanni Cripotos e il batterista Giorgio Cremonesi, è frutto di taglia e cuci tra ieri e l’oggi, con alcuni brani nuovi ed altri arrangiati e risuonati con l’ottica attuale, di una line up più compatta, meno evocativa, ma più votata all’essenza; più heavy che metal, anche se non mancano velocità e dinamismo.
Wyn85 2023
Sinceramente preferisco i Wyv85 attuali, figli di Judas Priest, Krokus e Tygers Of Pan Tang, a quelli pur ottimi del passato, legati ad un’estetica power. Ma si tratta di gusti personali. Tuttavia “Save Humanity”, “Walking In The Night”, “Bounty Killer” e “Back To You” sono la fiera del riff, sui cui poi la voce di Fabio cerca sempre un’interpretazione personale. “Stand Up” si apre con un gioco ritmico, legato da un groove pulsante, che esplode in un coro da far cantare al pubblico. Con la chiusura di “No Chance” si torna all’heavy rock ed è un bel sentire.
In mezz’ora scarsa i Wyn85 dimostrano di essere tornati per lasciare un segnale importante, destinato non solo ai fan storici, ma anche a nuovi adepti. Ed ora attendiamo in futurRo con nuovo materiale.  UP THE HORNS!
Gianni Della Ciopp










Nel 1990 i parmensi Wyvern dopo alcune traversie, riuscivano a pubblicare il primo LP dal titolo “The Red Flame of Pain”. In qualche modo il drago che campeggia su quella copertina è arrivato ai giorni nostri e, se pur in maniera più moderna e stilizzata - il disegno di Jen Scarlet è ispirato a mio avviso quello del videogioco Mortal Kombat - lo ritroviamo sulla copertina di “Back and Forth”. Per parlare del nuovo EP dobbiamo fare come nel film “Ritorno al Futuro” e tornare indietro sino al 1987, anno di uscita del demo omonimo “Wyvern 1987”. I quattro brani di quella cassetta sono stati ripresi dalla formazione originale e riportati a nuova vita risuonandoli, riadattandoli e adottando una produzione in linea con i tempi moderni effettuata nei Tartini 5 studio di Parma, con produzione curata dal bassista Fausto “Tino” Tinello. Ad essi sono stati aggiunti due nuovi pezzi a dimostrazione del fatto che il gruppo ci tiene a creare un continuum spazio – temporale e portare avanti un discorso musicale basato sull’Heavy Metal che lo ha sempre contraddistinto. Si comincia con “Save Humanity”, un grido di esortazione a base di riff quadrati e taglienti sullo stile dei Judas Priest o, se preferite, degli Ancillotti; non a caso Fausto ha prodotto i loro dischi. A spezzare il ritmo ci pensa un break semi Progressive piazzato nel mezzo. Per il secondo pezzo intitolato “Walking In The Night”, i Wyv85 si sono avvalsi dell’aiuto in fase di scrittura dell’amico Luciano “Ciano” Toscani, ed hanno buttato fuori un Heavy Metal dalle ritmiche spezzate. Per capire l’accuratezza e il trattamento di ringiovanimento subito dai vecchi brani basta “Bounty Killer” (titolo originale “Lady Killer” N.d.A.). Vi consiglio di ascoltarla con le cuffie: in questo modo riuscirete ad apprezzare sia la chitarra di Giovanni “Krippo” Cripotos che in un tratto opera in un canale, sia il basso di Fausto “Tino” Tinello che “rotolando” e girando alla grande, segna il ritmo in maniera marcata. Da notare lo stacco stile Blues che porta al finale del pezzo. “Back To You” è un Heavy contrassegnato da diversi cambi di ritmo: in questo caso è stato lasciato un grande spazio alla chitarra di Giovanni che si dedica ad un solo più sognante di tutti gli altri. Con “Stand Up” entriamo nel novero dell’Hard Rock a stelle e strisce americano. Cori – anthem, un break tranquillo, una breve fase di synth e una velocizzazione verso la fine sono le sue caratteristiche. Con “No Chance” siamo di fronte ad un Hard Rock atletico che vira verso l’Heavy melodico, per poi approdare ai primigeni lidi. In un’epoca nella quale molti riscoprono le sonorità del passato, è giusto dare credito a chi quel passato l’ha vissuto e continua a viverlo intensamente.
Corrado Franceschini












Dietro il moniker WYV85 altro non si cela che la recente reunion della line-up originale dei Wyvern, una tra le piu’ longeve band del metal italiano, attiva dagli anni 80.La storica band emiliana, dopo un periodo di inattività, decide di mettersi in gioco mantenendo quella grande coerenza musicale che li ha sempre contraddistinti ma cercando di non essere una mera copia del proprio passato. I nostri, con grande passione e amore per l’heavy metal, decidono di pubblicare un EP contenente i loro migliori brani risuonati con i suoni attuali e con una freschezza che colpisce fin da subito, oltre a due inediti.
I Wyvern, oltre a dimostrare una grandissima umiltà che molti giovani musicisti dovrebbero prendere ad esempio, dimostrano una grandissima maturità artistica poiché questo nuovo extended play risulta essere veramente gradevole e possiede la grandissima qualità di essere un prodotto artistico fatto per una vera passione artistica.
Prima di poter scrivere questa recensione, ho ascoltato con grande attenzione le nuove interpretazioni dei loro brani e posso assicurare che le melodie, di ogni singolo pezzo, rimangono impresse nella mente per giorni interi.
“Back And Forth” (questo è il titolo dell’EP) è veramente una gemma dotata di grande fascino! L’inizio scoppiettante dell'inedita “Save Humanity“ ci riporta nei grandiosi anni 80. I rocciosi riff di chitarre ricordano il miglior hard heavy tedesco (Accept in primis) ma anche la grandiosa MSG Group di Michael Schenker. Il lavoro della sezione ritmica è notevole così come quello del singer che, con grande attitudine e forza, dimostra grande talento ed entusiasmo. Brano selvaggio come non mai! Grande Hard/heavy!
“Walking in the Night“, l'altro inedito, sembra uscita dal primo album dell’immenso Schenker e dai migliori UFO/Judas Priest dei primi anni 80. Song veloce, spedita ma caratterizzata da melodie accattivanti. Notevole il breve ma intenso solo di chitarra! Con “Bounty Killer” e “Back to you“ si parte con i 4 brani ripresi dalla prima demo e sono altre due gemme! La sezione ritmica svolge un ruolo veramente egregio e importante all’interno dei due brani. Le parti di chitarra sono rocciose, ruvide ma dotate di suoni veramente belli, metallici e bilanciati. Complimenti alla band e allo studio di registrazione!
I nostri ci riportano, con grande entusiasmo, nel miglior periodo della nostra amata musica. Grandi brani che, soprattutto dal vivo, faranno scatenare gli amanti del genere. L’attacco hard di “Stand Up“ è veramente accattivante. I cori e le melodie sputano energia da ogni poro cosi’ come le chitarre sputano fuoco “metallico“ in ogni singola nota. Brani da grande festa rock’n’roll che faranno alzare dalla sedia tutti i metallers.
La conclusiva “No Chance” è Judas Priest al 100%! Ai spediti riff di chitarra seguono parti melodiche e accordi che creano bellissime melodie che permettono alla chitarra solista di creare un assolo veramente degno di nota (in questi momenti sembra di risentire i grandissimi Budgie). Brano devastante, intenso e pregno di grandissime emozioni.
Rimaniamo in attesa di altri grandissimi sviluppi!
METAL ON
Domenico Stargazer



Immortali Wyvern!!! On the roard da una vita, esistono praticamente da sempre, almeno da quando ho memoria metallica, una compagine questa che, purtroppo, ha raccolto meno di quanto ha saputo seminare in tre decadi di onorata carriera ma che, anche quando è dovuta rimanere letteralmente ferma al palo, sia per scelte discografiche inerenti a fatiscenti case discografiche, o per problemi legati alla salute del cantante, ha saputo mantenere un profilo alto senza lasciarsi andare mai a dibattiti e discussioni di bassa lega.
Così, a quasi tre lustri dal precedente lavoro in studio, l’interlocutorio “Lord of the winter”, la formazione ducale in questione si ripresenta ancora una volta ai nastri di partenza con un nuovo acronimo, quel Wyv85, ed un lavoro, l’ep “Back and Forth”, che dovrebbe servire da viatico per il ritorno in grande stile di una band più motivata e desiderosa che mai, pronta a rituffarsi a capofitto nella mischia, con la consapevolezza, questa si, che non tutto è andato veramente perso per sempre.
Così, dopo aver assestato la line up ufficiale con il ritorno in pianta stabile del chitarrista Giovanni Cripotos, già presente nelle prime release ufficiali della band, e del nuovo drummer Giorgio Cremonesini, la compagine capitanata dal bass player Fausto Tinello e dal singer Fabio Bonaccorsi, da sempre il fulcro attorno al quale ruota il songwriting dei nostri, ci delizia con sei composizioni, molte delle quali facenti parti del loro vecchio repertorio, riuscendo nel non facile compito di porre ancora una volta l’accento attorno a qualità intrinseche come tenacia, perseveranza ed autorevolezza.
Certo, capire realmente quale sia veramente lo spazio che i quattro potranno ritagliarsi all’interno di una scena musicale caotica come quella nostrana degli ultimi anni, è davvero un’impresa ardua, anche se gli elementi che scaturiscono da episodi come l'opener “Save humanity” o della stratosferica “Walking in the night”, caratterizzate da un guitar work straripante, consunte al ritrovato equilibrio interno, e a quella verve artistica che da sempre ha contraddistinto le principali mosse artistiche dei nostri, ci fanno ben sperare per il proseguo dell’avventura discografica della band.
Produzione strepitosa, resa sonora che rasenta la perfezione, un breve assaggio interlocutorio che amplifica, dove possibile, la propensione heavy rock da sempre in possesso dai Wyvern che, ancora una volta, hanno dimostrato, più con i fatti che con le parole, d’essere sempre sul pezzo….
Che dire……bentornati ragazzi!!!
Beppe “HM” Diana

















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